Non fermiamoci a Russia-Ucraina: tra Europa e Mediterraneo c’è la tensione Algeria-Marocco, ci sono Libia, Siria e dintorni. Questioni che riguardano direttamente l’Italia. La nostra autorevolezza nel Mediterraneo è vicina ai minimi storici proprio nel momento in cui il baricentro della NATO e della UE si sposta a nord e est. Dal traffico marittimo arriva il 62% dell’import, il 95% delle materie prime e il 50% dell’export. Il bilanciamento tra Italia europea e Italia mediterranea diventa sempre più complesso, in quanto entrambi necessitano di più risorse, capitale politico e soluzioni di supply-chain.

ECONOMIA MARITTIMA ITALIANA

L’economia marittima in seguito a pandemia e guerra Russia-Ucraina ha subito cambiamenti in termini di rotte percorse e porti scalati dalle navi. Aumenti dei noli sui container e aumenti dei costi delle materie prime stanno impattando l’economia a livello nazionale e internazionale. La sostenibilità, collegata ai meccanismi del PNRR, dovrà diventare un elemento strategico della filiera. E non solo.

NEXT GENERATION SHIPPING

Grande innovazione nello shipping: automazione di bordo per ridurre la necessità di personale su lunghe tratte oceaniche; gestione di bordo con reti wireless dedicate; edge computing (modello di calcolo distribuito nel quale l’elaborazione dei dati avviene il più vicino possibile a dove i dati vengono generati, migliorando i tempi di risposta e risparmiando sulla larghezza di banda); teleoperatori per la manutenzione. Il crescente livello di competizione geopolitica ed economica, la diffusione della pirateria nelle aree di transito e la sofisticazione tecnologica di gruppi criminali, porteranno a sistemi di difesa robotizzati, droni e anti droni per ottenere posizionamento, navigazione e tempistica garantiti.

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