Acheta domesticus, o grillo domestico. Dal 3 Gennaio 2023, autorizzata dall’Unione europea con regolamento 2023/5 della Commissione europea, via libera al consumo di prodotti a base di farina di grillo. Pane, cracker, grissini, biscotti, salse, pizza, cioccolato. Per ora solo la società cinese Cricket One Co. Ltd è autorizzata in esclusiva a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento. Diversi studi confermano che il grillo di terra ha caratteristiche nutrizionali eccellenti per la salute umana. La farina di grillo ha un ottimo apporto proteico, è commestibile, igienicamente sicura e costi contenuti. Ricca di calcio, ferro e vitamina B12.
Eco sostenibile
E’ anche eco-sostenibile. La crescita dei grilli è molto superiore a quella di grossi mammiferi, evita allevamenti intensivi, sfruttamenti terrieri e disboscamenti agricoli.
Ma…
Al punto 8 della prefazione del regolamento è scritto che l’Acheta domesticus contiene una serie di proteine potenzialmente allergeniche. L’Autorità ha concluso che il consumo di questo nuovo alimento può provocare una sensibilizzazione alle proteine. Ha raccomandato di svolgere ulteriori ricerche sull’allergenicità di Acheta domesticus.
Al punto 9 (in contrasto con il precedente!). La Commissione ritiene che non sia opportuno includere sull’etichetta alcun requisito relativo alla possibilità che Acheta domesticus causi una sensibilizzazione primaria.
Al punto 10 (nuovamente in contrasto con il punto precedente). Si dice che può provocare reazioni nelle persone allergiche ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere.
In conclusione
“Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – si legge nell’indagine Coldiretti – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico. Interrogativi ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità. Bisogna infatti considerare che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.