Oggi, 6 Aprile, si celebra il Carbonara Day. Simbolo della tradizione culinaria romana, semplice ma dal gusto definito, è uno dei piatti più amati. E con più reinterpretazioni, tanto che i pastai di Unione Italiana Food hanno commissionato ad AstraRicerche il primo censimento della Carbonara nel mondo.

Risultato?

Nel 36% dei casi si tratta di ricette sbagliate, soprattutto all’estero, difficili da chiamare Carbonara… Nel 61% dei casi le preparazioni sono fedeli alla purista #TheRealCarbonara. Solo un 4% aggiunge ingredienti o fa piccole variazioni. In Italia 7 italiani su 10 conoscono gli ingredienti necessari: guanciale (tollerata in alternativa la pancetta) uova, pecorino (o parmigiano) e pepe.  Il tipo di pasta da utilizzare? Lo spaghetto, ma anche tonnarelli, mezze maniche o rigatoni.

Ricette storiche

Lo chef bolognese Renato Gualandi

Francesco Palma descrive ne “Il principe dei cuochi” del 1881Maccheroni con cacio e uova, in cui riunisce, in un piatto di maccheroni, formaggio, uova e sugna. Però manca il guanciale (o la pancetta). Poi c’è la ricetta di Ada Boni degli Spaghetti al guanciale pubblicata nel 1949 ne “Il piccolo talismano della felicità” . Qui manca l’uovo. La prima ricetta della carbonara pare sia stata pubblicata nel 1952 negli Stati Uniti in una guida dei ristoranti di un distretto di Chicago. La recensione fatta da Patricia Brontè sul ristorante “Armando’s” parla proprio della carbonara che tutti conosciamo.

Per Alberto Grandi e il Financial Times un cuoco italiano, Renato Gualandi, avrebbe preparato a Riccione nel 1944 la prima carbonara, durante una cena per l’esercito americano. “Gli americani avevano del bacon favoloso, una buona panna, un po’ di formaggio e tuorli d’uovo in polvere”, ricorda Gualandi. 

Nell’agosto 1954 appare sulla rivista “La cucina italiana” la ricetta con spaghetti, uovo, pancetta, gruviera e aglio.

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