Darshan Mehta, presidente e CEO di Retail Brands Limited, nell’ultimo decennio ha trasformato la start-up da piccolo ufficio artistico con pochi dipendenti a un colosso con oltre 750 dipendenti aziendali e 5000 dipendenti in 60 città dell’India. Oggi RBL è il più grande spazio lusso indiano e distribuisce 56 marchi internazionali in 430 negozi e 345 shop-in-shop indiani. Il mercato del lusso in India si è evoluto nell’ultimo decennio ed è passato dalla scelta del logo famoso e riconoscibile alla ricerca dell’artigianalità e della storia che il prodotto racconta. L’India quindi apprezza l’Italia e il Made in Italy. Non solo per la moda, ma anche per il turismo, per il design, per il cibo e il vino. Non è necessario cambiare modelli o ispirazioni per il mercato indiano. I clienti indiani del lusso sono cosmopoliti, viaggiano, parlano inglese. L’India è un popolo di giovani, connessi digitalmente e informati. Interessante, comunque una collaborazione tra marchi occidentali e indiani, come nella sfilata Dior:
A Mumbai il centro Jio World Drive ospita il primo Apple Store indiano. Da giugno apriranno spazi per il lusso, da Lvmh a Richemont a Otb, da Giorgio Armani a Zegna a Valentino. Interessati al progetto anche Max Mara e Dolce&Gabbana. Un progetto grandioso, con spazi diversi, come il Nita Mukesh Ambani Cultural Centre dedicato a arte, teatro e musica.