L’Italia nel 2019 è stato l’unico paese a siglare l’accordo noto come “Via della Seta” con la Cina. Adesso dovrebbe essere rinnovato. Al G-7 di Hiroshima questo sarà un tema critico, con gli USA che spingono per far recidere il legame con la Cina e l’Italia che temporeggia (ma deve decidere entro novembre).
Una grande sfida, i rapporti tra i paesi occidentali e la Cina (stretti da una parte dell’offensiva “di sistema” cinese sui fronti economici e militari nell’Indo-Pacifico e dall’altra sulla situazione della guerra in Ucraina, con alleanza Pechino/Mosca e caute aperture sino-americane).
La Cina conta il 20% dell’economia mondiale. Ha influenza crescente in Africa, nei Balcani, nella UE. Gli USA cercano un distacco delle economie occidentali dalla Cina. L’Europa si oppone. L’Italia comunque ha grandi interessi economici.
Export Italia-Cina

L’export in quest’ultimo anno si è triplicato, soprattutto nel settore farmaceutico che rappresenta i 2/3 di tutte le esportazioni italiane in Cina. Il mistero del boom pare sia dovuto in particolare a un medicinale: il Paxlovid, prodotto nello stabilimento di Ascoli Piceno dell’americana Pfizer. Un antivirale per curare casi lievi e moderati del Covid, il cui prezzo (per il ciclo di trattamento) è di Euro 666.