CRONACA, 7 agosto 2023 – Folla di quasi 30mila persone radunate domenica allo stadio della capitale Niamey per mostrare il sostegno alla giunta che il 26 luglio, con un golpe militare guidato da Abdourahmane Tchiani, ha deposto il presidente nigerino Mohamed Bazoum.
Una sfida aperta a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum dell‘ECOWAS che minaccia un intervento armato se non viene reintegrato al potere il presidente Bazoum. Una delegazione dei membri del governo provvisorio ha preso parte alla manifestazione per salutare i sostenitori. Molti sostenitori sventolavano bandiere nigerine o russe.
Il colonnello maggiore Amadou Abdramane, portavoce della giunta golpista, ha fatto sapere che di fronte alle minacce d’intervento di paesi vicini lo spazio aereo è stato chiuso. Violarlo porterà a risposte immediate e energiche…L’intelligence nigerina pare abbia avuto informazioni su “una potenza straniera” che si prepara a invadere il paese.
Mali e Burkina Faso supportano il colpo di stato avvenuto nel confinante Niger e sono schierati dalla parte dei golpisti. L’Italia si prepara ad ogni evenienza. Ha richiamato 65 militari della missione “Misin” di addestramento in Niger per “aumentare l’autonomia logistica della base italiana e ottimizzare le sue capacità ricettive qualora diventi necessario accogliere e evacuare la quarantina di italiani -soprattutto esperti operatori di ong- rimasti nel Paese”.
Il Niger, paese ricco di uranio e oro, è una nazione chiave del Sahel, territorio controllato anche da milizie armate di matrice jihadista (Boko Haram, Iswap, i Fulani). Prigozhin, capo dei mercenari Wagner, ha già dato l’ok ad un intervento a favore dei golpisti che gli hanno chiesto aiuto in vista di un eventuale intervento armato da parte dell’Ecowas.
ECOWAS
L’idea della ECOWAS (In francese CEDEAO: Communauté économique des États de l’Afrique de l’ouest) nacque nel 1964 da un progetto del presidente della Liberia, William Tubman. Nel febbraio 1965, Costa d’Avorio, Guinea, Liberia e Sierra Leone firmarono un accordo preliminare, a cui non venne dato seguito. Nel 1972 l’idea fu ripresa dal generale nigeriano Gowon. Un incontro per studiare una bozza del trattato fu organizzato a Lomé tra il 10 e il 15 dicembre 1973. La bozza, studiata in un incontro nel dicembre 1973, fu riesaminata da esperti giuristi ad Accra nel gennaio del 1974 e a Monrovia nel gennaio 1975.
Il 28 maggio 1975, quindici Paesi africani firmarono il Trattato di Lagos che diede vita alla ECOWAS. I protocolli d’intesa furono definiti a Lomè il 5 novembre 1976. Il trattato fu poi ulteriormente modificato nel 1993. La sede di ECOWAS si trova ad Abuja, Nigeria. La missione? La promozione dell’integrazione economica per i suoi stati membri.
Le nazioni dell’ECOWAS hanno firmato protocolli di non aggressione nel 1978 e nel 1990 e un protocollo di assistenza difensiva reciproca. Questo ha portato alla costituzione delle forze armate alleate della Comunità (ECOMOG-Economic Community of West African States Monitoring Group), intervenuti in vari conflitti dell’area (in Sierra Leone, Guinea Bissau, Liberia e Mali) e con obiettivo il mantenimento della pace.
Il 2 dicembre 2004 all’ECOWAS è stato riconosciuto lo status di osservatore dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.