Porto di Trieste

Nel libro di Marco Valle, autorevole firma de “Il Giornale”, la grande storia del mare attraverso i secoli. Nelle 500 pagine di “Patria senza mare. Perché il mare nostrum non è più nostro. Una storia dell’Italia marittima” si parte dall’alba delle repubbliche marinare per arrivare ai due conflitti mondiali e alla ricostruzione post-bellica. Si passa dalle visioni marittime di Camillo Benso di Cavour, alla letteratura di Salgari e D’Annunzio. Non mancano le storie parallele di Costa e Achille Lauro. La presentazione del 20 febbraio -allo Yacht Club Adriatico di Trieste- è stata organizzata da Fabio Scoccimarro -Assessore difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile. Sono intervenuti il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il Presidente della Camera di commercio del Friuli Venezia Giulia, Antonio Paoletti, il Presidente della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e il Presidente ADSP Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino. Quest’ultimo ha parlato dell’effetto della guerra Russia/Ucraina sul Porto di Trieste: “Come abbiamo visto fin da subito, all’inizio l’effetto principale della guerra nel breve-medio periodo è stata la non sicurezza del Mar Nero e quindi abbiamo avuto degli effetti positivi. Oggi però stiamo subendo, come tutta l’economia, gli effetti negativi di quella guerra. I dati su gennaio sono ancora leggermente positivi, ma noi ci aspettiamo un 2023 non positivo”.

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